Finalmente, dopo aver creato una maschera comica inconfondibile capace di conquistare tanto la televisione quanto il cinema, Francesco Nuti diventa regista di se stesso. E lo fa con un’opera che spiazza. Per il suo esordio, Nuti decide di ricominciare laddove era finito il suo film precedente, il fortunato Io, Chiara e lo Scuro. Ma chi si aspettava un racconto di prorompente comicità, dovette fare i conti con una realtà del tutto diversa. Nuti concepisce e realizza un film dalla spiccata sensibilità d’autore. Come suggerisce il titolo, che rimanda al classico con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, il film ci vuole immergere nella magia illusoria e trasognata del cinema. Coi suoi sorrisi, le sue delusioni, le sue malinconie, le sue follie. Forse, per distanziarci da una realtà che ha esaurito i sogni.
Dopo aver giurato di mollare per sempre il biliardo, la fine della sua storia d’amore con Chiara convince Francesco a riprendere in mano la stecca e a partecipare ai campionati mondiali a Casablanca, per sfidare il grande favorito, Lo Scuro. Qui però ritrova la sua vecchia fiamma, in tournée musicale, e la passione si riaccende. Il titolo sarà suo. Ma la ragazza?