Una serie televisiva che ha fatto Storia
Le avventure immortali del pirata più amato da tutte le generazioni
Non sarà esattamente Garibaldi, ma anche Sandokan, la Tigre della Malesia, da bravo eroe di più mondi ha contribuito a modo suo a fare l’Italia. O almeno l’immaginario degli italiani. Tratto dalle saghe piratesche di Salgari, che già avevano alimentato la sete di avventura di tante generazioni, la miniserie televisiva (allora si chiamavano sceneggiati) fu oggetto di idolatria universale fin dalla sua prima apparizione, il 6 gennaio 1976. Dopo il trionfo italiano, fu venduto in 85 paesi, Stati Uniti compresi. Ancora oggi, resta impresso nel cuore dei tantissimi spettatori che lo videro più di 40 anni fa e continua a conquistare nuovi adepti. Segno indiscutibile di un’alchimia talmente perfetta da poter essere scambiata per semplice. Ma in realtà è cosa rara trovare tale equilibrio tra personaggi capaci di farsi amare (compresi i cattivissimi), scenari esotici convincenti, pura adrenalina avventurosa, fulgore sentimentale e sete di giustizia. La sigla degli Oliver Onions è la ciliegina su una torta ancora e sempre gustosissima.
Sandokan, il pirata della Malesia, combatte i soprusi degli invasori inglesi capeggiati dal perfido Lord Brook. Con lui, l’astuto portoghese Yanez, a cui è legato da un amicizia di ferro, e una schiera di “tigrotti” pronti a tutto. Neanche l’amore devastante per l’angelica Marianna, la Perla di Labuan, figlia di un nobile inglese, lo farà desistere dalla lotta.