Un cast incredibile di star per un maestro internazionale del cinema epico
Un film di guerra che unisce realismo storico e spettacolo colossale
Da un maestro internazionale del cinema epico, premio Oscar per Gandhi, Quell’ultimo ponte sfodera una straordinaria collezione di star: Sean Connery, Dirk Bogarde, James Caan, Michael Caine, Laurence Olivier, Elliot Gould, Gene Hackman, Anthony Hopkins, Robert Redford, Liv Ullmann… Essere riusciti a conferire a ciascuno di questi grandi nomi un personaggio dotato di viva personalità ha del miracoloso. Il film però non è semplicemente una parata di stelle. Tratto da un fortunato saggio storico sulla cosiddetta Operazione Market Garden (un lancio di 35.000 paracadutisti con l’obiettivo di far breccia nelle linee difensive tedesche e aprire la strada alle truppe di terra), il film unisce densità narrativa, rigore nella ricostruzione storica, una possanza visiva e sonora che toglie il fiato, senso grandioso dello spettacolo. Senza nascondere il fatto che la guerra, comunque, è un inferno.
Il film ricostruisce un episodio della seconda guerra mondiale: l’operazione Market Garden. Gli alleati lanciano decine di migliaia di paracadutisti sul territorio olandese per impadronirsi di una serie di ponti e favorire l’avanzata delle truppe verso la Germania. L’impresa fallisce, per colpa di quell’ultimo ponte.
Un cast incredibile di star per un maestro internazionale del cinema epico
Un film di guerra che unisce realismo storico e spettacolo colossale
Da un maestro internazionale del cinema epico, premio Oscar per Gandhi, Quell’ultimo ponte sfodera una straordinaria collezione di star: Sean Connery, Dirk Bogarde, James Caan, Michael Caine, Laurence Olivier, Elliot Gould, Gene Hackman, Anthony Hopkins, Robert Redford, Liv Ullmann… Essere riusciti a conferire a ciascuno di questi grandi nomi un personaggio dotato di viva personalità ha del miracoloso. Il film però non è semplicemente una parata di stelle. Tratto da un fortunato saggio storico sulla cosiddetta Operazione Market Garden (un lancio di 35.000 paracadutisti con l’obiettivo di far breccia nelle linee difensive tedesche e aprire la strada alle truppe di terra), il film unisce densità narrativa, rigore nella ricostruzione storica, una possanza visiva e sonora che toglie il fiato, senso grandioso dello spettacolo. Senza nascondere il fatto che la guerra, comunque, è un inferno.
Il film ricostruisce un episodio della seconda guerra mondiale: l’operazione Market Garden. Gli alleati lanciano decine di migliaia di paracadutisti sul territorio olandese per impadronirsi di una serie di ponti e favorire l’avanzata delle truppe verso la Germania. L’impresa fallisce, per colpa di quell’ultimo ponte.