Un toccante racconto morale nella Barcellona degli anni ‘50, l’affermazione di come un mondo più giusto sia possibile e necessario
Senza sorriso è un toccante racconto morale ambientato nel degrado della Barcellona degli anni ‘50. Il film, animato da sincere ambizioni di miglioramento sociale, disegna un ambiente di alcolismo e violenza che si ripercuote sui bambini. Il piccolo protagonista si trova abbandonato a se stesso, e sembra condannato a un isolamento che sfocerà in una vita buttata alle ortiche. Senza sorriso, pur senza rinunciare alla leggerezza del racconto, afferma con fermezza che questa catena, apparentemente inevitabile come una legge di natura, si può interrompere: servono le istituzioni e gli uomini giusti, a darsi manforte per un mondo migliore.
Barcellona. Il piccolo Piquin, orfano di madre, con un padre alcolizzato e una zia perfida, sembra destinato a una fanciullezza senza un bagliore di luce. Anche i pochi denari che guadagna facendo lo strillone gli vengono sequestrati. Ma il nuovo anno scolastico porta in classe il maestro Ponte, che comincia a trattarlo diversamente e gli apre prospettive impensate.