Una film spietato, ustionante, crudelmente spassoso, che non risparmia nessuno
Un ritratto delirante del paese realizzato dai più grandi nomi della commedia italiana
Un film tra i più dinamitardi e spietati mai realizzati, un oggetto ustionante confezionato da una squadra che vede all’opera alcuni dei registi, degli sceneggiatori e degli attori più dotati della commedia italiana (la firma ufficiale sarà a nome della Cooperativa 15 maggio). Per il critico Marco Giusti: “È un delirante, vivissimo ritratto dell’Italia degli anni ‘70 e di quella che sarebbe diventata negli anni ‘80, a cominciare proprio dalla sua voce patronale, la tv”. Il film non risparmia nessuno: attraverso il vuoto pneumatico del tubo catodico, passano nel tritacarne i politici, la curia, i pensionati, i concorrenti dei telequiz, l’esercito, l’avvocato Agnelli, gli esperti di qualsiasi cosa, la polizia… Si ride molto, ma ci si sente scossi.
Uno speaker del telegiornale fa da filo conduttore a una serie di servizi e di programmi televisivi che mettono alla berlina vizi e ipocrisie di un intero paese.