L’incontro impossibile tra il minuto Rascel e la giunonica Ekberg, in una commedia graffiante che sorprende
Ti aspetti una farsa “alla Mastrocinque”, magari giocata in gran parte sul contrasto tra le dimensioni ridotte di Renato Rascel e la statuaria imponenza di Anita Ekberg (occhio: è lo stesso anno della Dolce Vita). Invece, ci troviamo di fronte a un film che, senza rinunciare al tono leggero, appare soffuso di malinconia e venato di situazioni agrodolci. Il graffio moralista raggiunge in vari frangenti gli esiti migliori della commedia all’italiana. Sarà anche un film piccolo: ma è un film piccolo che sorprende.
L’impiegato Robotti si accorge di una truffa perpetrata con la complicità dei pezzi grossi della banca per cui lavora. Per troppa onestà, viene licenziato. Il casuale incontro con la prostituta Jane lo porta a praticare l’arte del malaffare in grande stile, tanto da riuscire ad accaparrarsi la maggioranza delle azioni della sua ex banca. Finirà senza un soldo, ma avrà trovato l’amore.
sinossi
L’incontro impossibile tra il minuto Rascel e la giunonica Ekberg, in una commedia graffiante che sorprende
Ti aspetti una farsa “alla Mastrocinque”, magari giocata in gran parte sul contrasto tra le dimensioni ridotte di Renato Rascel e la statuaria imponenza di Anita Ekberg (occhio: è lo stesso anno della Dolce Vita). Invece, ci troviamo di fronte a un film che, senza rinunciare al tono leggero, appare soffuso di malinconia e venato di situazioni agrodolci. Il graffio moralista raggiunge in vari frangenti gli esiti migliori della commedia all’italiana. Sarà anche un film piccolo: ma è un film piccolo che sorprende.
L’impiegato Robotti si accorge di una truffa perpetrata con la complicità dei pezzi grossi della banca per cui lavora. Per troppa onestà, viene licenziato. Il casuale incontro con la prostituta Jane lo porta a praticare l’arte del malaffare in grande stile, tanto da riuscire ad accaparrarsi la maggioranza delle azioni della sua ex banca. Finirà senza un soldo, ma avrà trovato l’amore.