Il primo vero film dell’orrore italiano, per mano di un sontuoso maestro del cinema, col prezioso aiuto di
Mario Bava alla fotografia.
Un passaggio obbligato per tutti i cultori del cinema vampiresco.
I vampiri è il primo vero film dell’orrore italiano. Batte sul tempo anche i grandi classici gotici
dell’inglese Hammer. A lungo Freda è stato liquidato dalla sedicente critica colta come abile artigiano,
soprattutto per la sua fede assoluta nel cinema come strumento di piacere per il pubblico. Oggi possiamo essere più onesti: Freda è un sontuoso Maestro. Ne è prova la caparbia resistenza nel tempo dei suoi film.
Oggi, I vampiri è ancora un film energico e fascinoso, sia che lo si voglia affrontare con la testa sgombra
per immergersi nella sua trama diabolicamente coinvolgente, sia che lo si voglia godere con sguardo
ironico e distaccato. Il geniale scenografo Beni Montresor ricostruisce negli studi Titanus di Roma una
Parigi contemporanea fantastica. Per dissapori con i produttori, Freda abbandonò il set prima della fine
delle riprese. Il suo posto fu preso da Mario Bava, direttore della fotografia qui egregio come di consueto
nell’intensa creazione di universi paralleli perfettamente controllati.
Alcune ragazze vengono trovate morte per dissanguamento. Un giornalista si butta nelle indagini, anche
perché la sua fidanzata viene misteriosamente rapita. Dietro i delitti, c’è un mostro insospettabile assetato di sangue.
sinossi
Il primo vero film dell’orrore italiano, per mano di un sontuoso maestro del cinema, col prezioso aiuto di
Mario Bava alla fotografia.
Un passaggio obbligato per tutti i cultori del cinema vampiresco.
I vampiri è il primo vero film dell’orrore italiano. Batte sul tempo anche i grandi classici gotici
dell’inglese Hammer. A lungo Freda è stato liquidato dalla sedicente critica colta come abile artigiano,
soprattutto per la sua fede assoluta nel cinema come strumento di piacere per il pubblico. Oggi possiamo essere più onesti: Freda è un sontuoso Maestro. Ne è prova la caparbia resistenza nel tempo dei suoi film.
Oggi, I vampiri è ancora un film energico e fascinoso, sia che lo si voglia affrontare con la testa sgombra
per immergersi nella sua trama diabolicamente coinvolgente, sia che lo si voglia godere con sguardo
ironico e distaccato. Il geniale scenografo Beni Montresor ricostruisce negli studi Titanus di Roma una
Parigi contemporanea fantastica. Per dissapori con i produttori, Freda abbandonò il set prima della fine
delle riprese. Il suo posto fu preso da Mario Bava, direttore della fotografia qui egregio come di consueto
nell’intensa creazione di universi paralleli perfettamente controllati.
Alcune ragazze vengono trovate morte per dissanguamento. Un giornalista si butta nelle indagini, anche
perché la sua fidanzata viene misteriosamente rapita. Dietro i delitti, c’è un mostro insospettabile assetato di sangue.