Un western di deliziosa comicità e di successo costante nel tempo, costruito per intero sulle capienti spalle di Bud Spencer, burbero avventuriero dalla sventola facile, sempre pronto a spazzolare la tavola da pranzo, e dal cuore tenero sotto la scorza ruvida. Dietro la macchina da presa, il regista che ha accompagnato più fedelmente la fortunata carriera di Bud Spencer senza la leggendaria compagnia di Terence Hill (Michele Lupo ha firmato tra gli altri anche gli ottimi Lo chiamavano Bulldozer e Bomber). Come ha scritto Marco Giusti, Occhio alla penna “è l’ultimo western italiano con un budget vero e una buona tenuta”.
Un avventuriero mangione viene scambiato per un dottore e accolto, assieme al suo amico indiano, in un villaggio del West. Presto non riuscirà a restare con le mani in mano: il cattivissimo Colorado Slim vuole costringere gli abitanti a cedere i loro terreni e lo sceriffo non muove un dito. Serve un energico intervento.
Un western di deliziosa comicità e di successo costante nel tempo, costruito per intero sulle capienti spalle di Bud Spencer, burbero avventuriero dalla sventola facile, sempre pronto a spazzolare la tavola da pranzo, e dal cuore tenero sotto la scorza ruvida. Dietro la macchina da presa, il regista che ha accompagnato più fedelmente la fortunata carriera di Bud Spencer senza la leggendaria compagnia di Terence Hill (Michele Lupo ha firmato tra gli altri anche gli ottimi Lo chiamavano Bulldozer e Bomber). Come ha scritto Marco Giusti, Occhio alla penna “è l’ultimo western italiano con un budget vero e una buona tenuta”.
Un avventuriero mangione viene scambiato per un dottore e accolto, assieme al suo amico indiano, in un villaggio del West. Presto non riuscirà a restare con le mani in mano: il cattivissimo Colorado Slim vuole costringere gli abitanti a cedere i loro terreni e lo sceriffo non muove un dito. Serve un energico intervento.
