Tra musical e racconto realistico, uno dei film più lucidi e originali sulla città di Napoli
Le storie dei detenuti di un carcere minorile danno linfa a un’opera che parla alla testa e colpisce al cuore
Per quanto sia nato a Cagliari, Nanni Loy nella sua carriera ha saputo raccontare la bellezza e il dolore di Napoli con una lucidità e una passione rare. Lo dimostra appieno anche Scugnizzi, il suo penultimo film per il cinema, attraverso un approccio originalissimo, che affonda le radici nel tessuto urbano più autentico per librarsi sulle ali della rappresentazione sublimata dall’arte. Per trovare i giovani protagonisti del suo film, gli “scugnizzi” del titolo, il regista ha setacciato le strade della città, scegliendo i volti e le personalità che maggiormente lo colpivano. Per elaborare gli spunti narrativi, è andato a parlare con i detenuti del carcere minorile di Nisida. Le loro storie sono diventate numeri musicali, grazie al genio inventivo del compositore Mario Mattone. Il risultato è un film straordinariamente libero, che getta uno sguardo multiplo sul formicolante ribollire della città, in un balletto di emozioni contrastanti. Scugnizzi è un film unico, che parla alla testa e colpisce al cuore.
Un teatrante male in arnese, per regolare i conti coi creditori, accetta di dirigere uno spettacolo musicale coi detenuti di un carcere minorile. Viene così a conoscere le loro storie, che diventano lo spunto su cui costruire l’opera. Andranno in scena al Teatro San Carlo di Napoli.