La biografia romanzata di Salvatore Gambardella, maestro della canzone popolare napoletana
Un’autentica festa per ascoltare brani indimenticabili, entrati nella storia
È la biografia di Salvatore Gambardella (1871-1913), unanimemente considerato uno dei padri della canzone popolare napoletana, autore di classici che ancora oggi il pubblico ama ascoltare e cantare a pieni polmoni e con l’occhio che si bagna di lacrime. Per citarne solo un pugno: “Ninì Tirabusciò”, “’O marenariello”, “Comme facette mammeta”, oltre a “Quanno tramonta o sole”, che ispira il titolo al film. Guido Brignone è una delle volpi più abili del cinema italiano, attivo fin dal muto e regista di una sterminata filmografia baciata spesso dal successo di pubblico: nelle sue mani, la puntigliosità filologica lascia volentieri spazio alla fluidità della narrazione, al colore locale disegnato con gusto, al romanzo sentimentale di piacevole consumo, e soprattutto alle canzoni immortali. Il giovane Carlo Giuffré è un Gambardella con un physique du rôle che calza a pennello, ma accanto a lui non si possono trascurare la fatalona Abbe Lane e un duo di preziose voci della canzone melodica italiana: Giacomo Rondinella e Alberto Rabagliati.
Salvatore è un operaio napoletano con uno spiccato senso musicale, anche se non sa scrivere le note. Questo non gli impedisce di diventare una celebrità. Un storia sentimentale fallita e un nuovo contratto lo portano a Milano, dove si lega sentimentalmente a una canzonettista. Ma la nostalgia per Napoli è troppo forte. Torna nella sua città e ritrova il vecchio amore. Ma il lavoro febbrile non darà scampo al suo cuore affaticato.