Le vicende tragicomiche di Franco e Ciccio, alle prese con la professione ardimentosa per eccellenza, sono ambientate nella prima parte in una vera scuola di addestramento e nella seconda in una caserma di provincia. In ogni caso, il film presenta svariati momenti comici basati su una fisicità impossibile che rimanda alla slapstick del muto e ai cartoni animati. Ma non mancano certo gli affondi irresistibili nel calembour verbale che così tanto contraddistingue l’arte ridanciana dei due guitti siciliani. Per fare un solo esempio: alla richiesta del manuale del pompiere, segue l’arrivo di un commilitone con in braccio un manovale. I due pompieri è anche commedia degli equivoci e farsa surreale, con accenni di romanzo sentimentale (che mai si prende sul serio, ci mancherebbe!).
L’imbranato allievo pompiere Franco fa uscire costantemente dai gangheri il compaesano brigadiere Ciccio. I due sono innamorati della stessa ragazza e, tra un disastro e l’altro nell’espletamento dei loro doveri professionali, non lesinano reciproci colpi bassi per assicurarsi le grazie della fanciulla. Dopo una catena di equivoci, tutto si conclude con un doppio matrimonio.