Un campione d’incassi che lancia l’inedita coppia Celentano-Pozzetto
Una commedia di grande personalità, con spunti amari e l’amicizia come salvagente
Il tentativo di mettere assieme la strana coppia Adriano Celentano e Renato Pozzetto si rivela azzeccato. Siccome diventa campione d’incassi della stagione, i due ci riproveranno poi con Lui è peggio di me (ma sarà l’ultima volta). La chimica tra i due personaggi funziona che è un piacere. Nessuno dei due rinuncia alla maschera che li ha portati individualmente a essere amati dal grande pubblico: l’irresistibile cafoncello/picchiatello pieno di vita (Celentano), l’eterno ragazzo di campagna che ambirebbe ad altri destini (Pozzetto). Il film non si limita a fare leva sul carisma comico del duo, ma insiste anche su atmosfere amarognole, che lo rendono un’opera che si staglia con personalità nella contesto della commedia italiana di quegli anni: è un racconto di amicizia e sogni infranti, in una Milano dall’aria plumbea e soffocante. Aggiungiamo la presenza di Barbara Bach, fresca Bond-girl nella Spia che mi amava.
Uno svitato fotografo e un poeta idealista di provincia si incontrano a Milano e si trovano stranamente in sintonia. Dalla vita riceveranno solo dolori, ma sarà l’amicizia a tenerli a galla.