A diciannove anni, l’età che aveva quando interpretò questo film, Gigliola Cinquetti era già una star di prima grandezza (il suo primo trionfo a Sanremo, con “Non ho l’età”, risaliva a un paio d’anni prima). Conquistata l’Italia, la giovane cantante si appresta a far suo anche il mercato iberico. Dio, come ti amo! prende spunto dal brano quasi omonimo che regalò a Gigliola Cinquetti (in coppia con Domenico Modugno) la seconda vittoria sanremese, e ne approfitta per una scorribanda andata e ritorno tra Barcellona e Napoli, con un ricco corollario di scorci solari. Le migliori frecce all’arco del musicarello ci sono tutte: un romanzo d’amore da concludere felicemente, una franca attitudine da commedia rinfrescante, belle canzoni che intervengono a tempo debito per dar manforte alla narrazione e dar soddisfazione alle orecchie e al cuore.
Gigliola partecipa ai campionati di nuoto di Barcellona e diventa amica di Angela. Ma nasce anche una simpatia con Luis, il ragazzo di Angela: difficile fingere che non sia amore. Dopo essere tornata a Napoli, Gigliola riceve un telegramma che preannuncia l’arrivo dell’amica spagnola. Il problema è che la giovane nuotatrice ha raccontato di essere la rampolla di un casato nobiliare. In realtà, è figlia di domestici. Le finzioni e gli equivoci si accumulano, ma la verità e l’amore alla fine avranno la meglio.