ANGELI SENZA PARADISO

ANGELI SENZA PARADISO

Regia di

Ettore Maria Fizzarotti

Anno

1970

Genere

Drammatico, Musicale

Categoria

Cinema


sinossi

Al Bano è il compositore Franz Schubert, in uno dei melodrammi musicali più deliranti del cinema italiano

“Il vero cult di Al Bano e Romina al massimo della loro carriera” (Marco Giusti)

Le intenzioni forse erano serie (rinnovare i fasti del trio Al Bano – Romina – Fizzarotti in chiave nobile), il risultato è delirante. All’uscita un fallimento al botteghino senza appello, oggi il film è una sorta di tappa obbligata per i cultori del kitsch: “Il vero cult di Al Bano e Romina al massimo della loro carriera”, esulta il critico Marco Giusti, massimo specialista del cinema italiano di serie B. Al Bano è qui nientemeno che il compositore Franz Schubert, alle prese con le pene d’amore per la contessina (Romina Power, naturalmente) e con un brano che stenta a prendere forma e diventerà “L’incompiuta”. Le composizioni originali del celebre musicista viennese sono per l’occasione riarrangiate dal maestro Angelo Lavagnino. Al Bano ha anche modo di mettere alla prova il suo inconfondibile timbro con “Ave Maria”.

Il giovane compositore Franz Schubert diventa maestro di canto della contessina Roskoff in quel di Budapest. I due si innamorano, ma lei è già promessa al barone Ludwig che, morso dalla gelosia, sfida il rivale a duello. Battuto, Schubert fa ritorno a Vienna. Ma quando apprende dell’imminente matrimonio della sua amata, torna indietro in tutta fretta. Troppo tardi.

Al Bano è il compositore Franz Schubert, in uno dei melodrammi musicali più deliranti del cinema italiano

“Il vero cult di Al Bano e Romina al massimo della loro carriera” (Marco Giusti)

Le intenzioni forse erano serie (rinnovare i fasti del trio Al Bano – Romina – Fizzarotti in chiave nobile), il risultato è delirante. All’uscita un fallimento al botteghino senza appello, oggi il film è una sorta di tappa obbligata per i cultori del kitsch: “Il vero cult di Al Bano e Romina al massimo della loro carriera”, esulta il critico Marco Giusti, massimo specialista del cinema italiano di serie B. Al Bano è qui nientemeno che il compositore Franz Schubert, alle prese con le pene d’amore per la contessina (Romina Power, naturalmente) e con un brano che stenta a prendere forma e diventerà “L’incompiuta”. Le composizioni originali del celebre musicista viennese sono per l’occasione riarrangiate dal maestro Angelo Lavagnino. Al Bano ha anche modo di mettere alla prova il suo inconfondibile timbro con “Ave Maria”.

Il giovane compositore Franz Schubert diventa maestro di canto della contessina Roskoff in quel di Budapest. I due si innamorano, ma lei è già promessa al barone Ludwig che, morso dalla gelosia, sfida il rivale a duello. Battuto, Schubert fa ritorno a Vienna. Ma quando apprende dell’imminente matrimonio della sua amata, torna indietro in tutta fretta. Troppo tardi.


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