Il bacio, croce e delizia, è l’inafferrabile protagonista di questo film a episodi vivace e imprevedibile
Il titolo italiano un po’ truffaldino semplifica il mistero che avviluppa l’originale francese: Les baisers, i baci. Chimera agognata, suggello della conquista, scrigno che attira e terrorizza, primo pertugio sulla via dell’amore, simbolo del tradimento: il bacio, croce e delizia, è il protagonista dei cinque episodi di questo film vivace, imprevedibile, talvolta un po’ crudele. Nel “Bacio di Giuda”, Bertrand Tavernier ripropone l’episodio del Vangelo seguendo la donna di un gangster che si sente tradita e cerca di incastrare il suo uomo baciandolo davanti alla polizia. In “Bacio caro” di Charles L. Bitsch, un corteggiatore ingenuo porta a spasso per Parigi una studentessa e ne ricava il portafoglio vuoto. In “Bacio d’estate” di Bernard Toublanc-Michel, durante una gita una donna sposata scommette con un’amica che riuscirà a farsi baciare da un timido ragazzo. Altra scommessa in “Bacio di una sera” di Jean-François Hauduroy, stavolta è un uomo che s’ingegna per baciare una donna circonfusa di mistero. In “Bacio di sedicenni” di Claude Berri ci tuffiamo nel mondo degli adolescenti, seguendo tre amici che, approfittando dell’assenza dei genitori, cercano di portare a casa due turiste italiane per sedurle.
Cinque episodi che esplorano i misteri, le gioie e i dolori che si nascondono dietro un bacio.