Qualcuno giura di aver contato i morti ammazzati di questo film: più di cento. Sarà vero? Comunque sia, se non è un record, poco ci manca. Eppure, lo spaghetti-western riesce spesso a coniugare il suo trucido sadismo con uno sguardo ironico. Ballata per un pistolero fa di meglio: riesce ad essere divertente a forza di pugni e catastrofici capitomboli. Del resto Caltabiano, qui alla sua prima regia, si era imposto come uno degli stuntmen più ambiti dai produttori italiani. Addirittura, il critico della Rivista del cinematografo dimentica del tutto la mattanza e ne loda “il clima tradizionale da western americano” e la predisposizione ad approfondire la tematica positiva dell’amicizia. Misteri e paradossi inimitabili del western italiano. L’omonima canzone, cantata da Peppino Gagliardi, scalò le classifiche dei discografiche.
Due rapinatori di banca sono braccati da una coppia di cacciatori di taglie. Gli inseguitori dapprima agiscono separatamente, poi uniscono le forze. Dopo aver concluso la missione, scoprono di condividere lo stesso padre.