Commandos è un film di guerra che continua ad avere grandi estimatori, dentro e soprattutto fuori Italia. Tra i pregi che maggiormente gli vengono riconosciuti: una sceneggiatura densa e dinamica (tra gli autori c’è anche Dario Argento), un disegno dei personaggi e delle loro dinamiche complesso e ben delineato, un cast di attori convincenti (su tutti Lee Van Cleef, il prototipo del soldato con gli attributi d’acciaio e una psiche sul punto di esplodere), un ritmo e una tensione sempre sostenuti. Ma soprattutto, scene di battaglia tiratissime che si impongono per una spettacolarità ancora frastornante.
Alla vigilia dello sbarco americano in Africa nel 1942, un gruppo di soldati italo-americani si imbarca in una rischiosa missione: sottrarre agli italiani un’oasi libica di grande importanza strategica e sostituirsi a essi, per gabbare i tedeschi fino all’arrivo degli alleati. L’oasi è presa, e per un po’ il travestimento funziona, anche se tra sergente e colonnello non corre affatto buon sangue. Finirà in massacro.