Fotoromanzo è quello che, con molta onestà, il titolo annuncia. Lo ribadisce uno dei personaggi del film, a pochi minuti dall’inizio, quando pronuncia una domanda rivelatrice: “Ehi, ragazzi, ma da quale fotoromanzo uscite?” Chi ha pretese diverse, non è giusto le cerchi qui. La semplicità genuina, che emerge anche nei momenti più giocosamente comici, è la forza di questo film. Oltre che, naturalmente, le canzoni di grande successo che Nino D’Angelo, a intervalli regolari e con frequenza generosa, ci fa ascoltare.
Nino, napoletano figlio di una portinaia, sogna di diventare famoso componendo canzoni. Lo aiuta nel suo intento Anna, che vive nel suo stesso palazzo. Tra i due c’è del tenero. Ma la ragazza è figlia di un carabiniere, e deve trasferirsi a Milano al suo seguito. Nino la raggiunge, ma tutto sembra crollare quando Anna lo vede assieme a un’altra e sospetta un tradimento. Tornando a casa, la ragazza ha un grave incidente. Nino la salva donandole il suo sangue. E l’amore trionfa.