Un film ambientato nel vecchio West che comincia nella Sicilia assaltata dai garibaldini. Con Franco e Ciccio sì, possiamo. La farsa sposa l’avanspettacolo lungo un incalzante percorso narrativo che moltiplica le grandi gag: i due antieroi a scuola guida di diligenza, Lino Banfi mormone pugliese con sette spose e altrettante suocere, lo scozzese tirchio che lesina sulle pallottole… E infine, quando i due mezzosangue siculi sono ammessi nel consesso Cheyenne (coi nomi di Cavallo Selvaggio e Cavallo a Dondolo), un doppio matrimonio che li vede uscire con in testa un copricapo indiano con tanto di corna di cattivo auspicio. E a dire il vero, molto altro.
Franco e Ciccio si arruolano nell’esercito borbonico proprio quando sono in arrivo i Mille di Garibaldi. Cercano rifugio in una cassa di fichi d’India e si ritrovano sbarcati nel Far West. Prima finiscono per errore nelle file dell’esercito federale, poi in un accampamento di pellerossa, dove dovranno affrontare terribili prove di coraggio.