I FIDANZATI

I FIDANZATI

Regia di

Ermanno Olmi

Anno

1963

Genere

Drammatico

Categoria

Cinema


sinossi

Terzo lungometraggio scritto e diretto da Ermanno Olmi, I fidanzati dimostra appieno il ruolo centrale che il regista occupa tra i grandi autori europei. È un film di straordinaria ricchezza espressiva e di alta suggestione poetica. Sono pochi i registi in grado di eguagliare Olmi nel nitore dello sguardo, nella messa a nudo dei sentimenti, nello scandaglio delle fragilità dell’uomo. Solo un osservatore molto distratto può farsi ingannare dalla superficie semplice e dimessa, considerandolo un piccolo film: I fidanzati è in realtà un’opera di rara potenza, profondità e accuratezza. Con tocchi di ironica levità e tuffi in frangenti di bellezza estatica, il film ci restituisce una fotografia lirica, nitida ed esattissima dell’Italia del boom. Con Il posto, è uno dei titoli che ha più efficacemente rappresentato il rinnovamento del cinema italiano all’inizio degli anni ’60. Ha scritto il critico americano Kent Jones: “Nelle immagini di questo film pacato, ineffabile, capace di rapirci, dal cielo sembrano scendere, in misura uguale, dubbi e certezze”.

Giovanni accetta la proposta offertagli dalla ditta di trasferirsi da Milano in Sicilia e lavorare presso un oleodotto, con la prospettiva di ottenere rapidi passaggi di carriera. La sua scelta è accolta con dolore da Luciana, la fidanzata, incerta sul proprio futuro. Quando lei gli scrive alcune lettere di forte intensità, Giovanni sente giunto il momento di ricominciare da capo la sua storia d’amore.

Terzo lungometraggio scritto e diretto da Ermanno Olmi, I fidanzati dimostra appieno il ruolo centrale che il regista occupa tra i grandi autori europei. È un film di straordinaria ricchezza espressiva e di alta suggestione poetica. Sono pochi i registi in grado di eguagliare Olmi nel nitore dello sguardo, nella messa a nudo dei sentimenti, nello scandaglio delle fragilità dell’uomo. Solo un osservatore molto distratto può farsi ingannare dalla superficie semplice e dimessa, considerandolo un piccolo film: I fidanzati è in realtà un’opera di rara potenza, profondità e accuratezza. Con tocchi di ironica levità e tuffi in frangenti di bellezza estatica, il film ci restituisce una fotografia lirica, nitida ed esattissima dell’Italia del boom. Con Il posto, è uno dei titoli che ha più efficacemente rappresentato il rinnovamento del cinema italiano all’inizio degli anni ’60. Ha scritto il critico americano Kent Jones: “Nelle immagini di questo film pacato, ineffabile, capace di rapirci, dal cielo sembrano scendere, in misura uguale, dubbi e certezze”.

Giovanni accetta la proposta offertagli dalla ditta di trasferirsi da Milano in Sicilia e lavorare presso un oleodotto, con la prospettiva di ottenere rapidi passaggi di carriera. La sua scelta è accolta con dolore da Luciana, la fidanzata, incerta sul proprio futuro. Quando lei gli scrive alcune lettere di forte intensità, Giovanni sente giunto il momento di ricominciare da capo la sua storia d’amore.


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