Nel mondo postatomico, regno della lotta spietata tra le bande, l’azione è sovrana, il ritmo è instancabile, il divertimento anche
Trattandosi di postatomico, inutile dire che i vari Mad Max e 1997: Fuga da New York sono un punto di riferimento, con per di più, nello specifico, una buona dose dei Guerrieri della notte. Ma se giri un futuro distopico nella brulla campagna romana e hai a disposizione un budget che ti permette tutt’al più di riciclare qualche rottame di automobile aggiungendovi una cupola di plexiglas, non ha senso voler competere sullo stesso piano degli americani. Castellari, da intelligente uomo di cinema qual è, punta tutto sul ritmo, inanellando scene d’azione che si susseguono senza prendere fiato. E non si tira indietro di fronte all’esagerazione più smaccata (scocchi una freccia e ti ritrovi con un fungo atomico), con ghigno divertito. Anche questo fa parte del gioco.
Anno 2019. Sulla Terra devastata dalla guerra nucleare, i sopravvissuti combattono per la supremazia. Skorpion, a capo di un gruppo di mutanti, fronteggia senza esclusioni di colpi il suo acerrimo nemico One, che guida la crudele fazione dei Templars. Le sorti del mondo di decideranno per singolar tenzone.