Tra i film che hanno dato sostanza alla straordinaria stagione del “peplum” italiano, capace di incantare le folle per almeno un decennio, La battaglia di Maratona occupa un posto di rilievo: del genere, è ancor oggi uno degli esempi più spettacolari e coinvolgenti, forte della ricca e fantasiosa ricostruzione dell’antichità, di un ritmo costantemente sostenuto, di un alto coefficiente spettacolare e della giusta dose di erotismo. La fibra muscolare è assicurata dalla presenza di Steve Reeves, il “forzuto” che ha preso sulle sue spalle gran parte del peplum nazionale. Le riprese, iniziate dal maestro del cinema d’avventura hollywoodiano Jacques Tourneur, furono poi completate da quello che era all’epoca solo un bravo direttore della fotografia, Mario Bava e dal produttore e cosceneggiatore Bruno Valiati.
490 a.C. Filippide vince i giochi di Olimpia e i Persiani premono alle porte di Atene, agevolati da traditori che si nascondono tra le mura della città. Il campione olimpionico affronta il periglioso viaggio alla volta di Sparta per ottenere manforte. Non solo la guerra sarà vinta. Filippide riuscirà anche a fare sua la bellissima Andromeda.