Siamo alle solite, dirà qualcuno. Il ciuffo scolpito di Little Tony non perdona. Ed è vero, anche se per superare gli ostacoli che si frappongono tra lui e l’amore dovrà stavolta improvvisarsi rapitore di fanciulle. Se volete narrazioni di squisita originalità, state alla larga dal musicarello. Qui la semplicità delle emozioni, ora gioiose ora sentimentalmente turbate, è l’unica virtù che conta. Assieme alle canzoni, questo è evidente. Little Tony dimostra volentieri la sua valorosa prestanza vocale, ma non è il solo. Un posticino se lo ritaglia anche Orietta Berti con la superhit internazionale “Dominique”. Ma un ruolo centrale lo occupa il piccolo Walter Brugiolo, già eroe dello Zecchino d’Oro con “Popoff”, qui alle prese con il brano che dà il titolo al film, famosissima sigla di “Canzonissima” portata al successo da Sylvie Vartan e Mina.
E’ la storia dell’amore contrastato tra Tony e Rosalia. Tony allora per vincere l’ostilità del padre della ragazza la rapisce per porre il padre dinanzi al fatto compiuto. Tutto alla fine si aggiusta e il padre acconsente alle nozze. A questa gioia si aggiunge la notizia della vittoria del fratello di Tony ad un concorso canoro, la cui vincita servirà per aiutare un bambino gravemente malato.