Luigi Magni, il cantore della romanità popolaresca, dirige un cast grandioso in un musical unico nel suo genere
Luigi Magni è un autentico cantore della romanità popolaresca. Il suo cinema unisce grande attenzione al dettaglio storico, efficace eleganza stilistica, echi della commedia all’italiana, tenendo magistralmente in equilibrio registri a prima vista inconciliabili. È anche un regista capace di tirare fuori dai suoi attori il meglio, anche in condizioni per nulla scontate. Tosca è un’esemplare dimostrazione delle sue capacità. Tratto molto liberamente dall’opera di Giacomo Puccini (e dalla pièce di Victorien Sardou), il film rilegge le celebri vicende destreggiandosi tra dramma e beffa ironica. Con le musiche di Armando Trovajoli (e i testi scritti dalla stesso Magni), Tosca è un musical unico nel suo genere, che lascia spazio alle movenze orchestrali classiche, alle marce epiche, alle sonorità messicane e cubane, alle ballate malinconiche della tradizione romanesca… Il cast grandioso si presta con sicurezza al gioco intricato e affascinante, facendolo sembrare naturale.
Roma, 1800. La cantante Flora Tosca ama il pittore Cavaradossi, che complotta contro lo Stato Pontificio e dà rifugio a un patriota fuggitivo. Il perfido Scarpia, capo della polizia, inganna Tosca e riesce ad avere la meglio sui rivoltosi. Invaghitosi della donna, Scarpia accetta di liberare il pittore a patto di ottenere favori amorosi. Si procura una pugnalata mortale, ma ormai è troppo tardi per salvare l’amato: Tosca si getta da Castel Sant’Angelo.