Una delle commedie italiane degli anni ’80 più briose e intelligenti
Steno gira con la sicurezza di un veterano e la freschezza di un ragazzino
Considerata una delle migliori commedie italiane degli anni ’80, Mani di fata è la dimostrazione di come anche in quel decennio ci si potesse divertire senza considerare per forza l’intelligenza un optional. Evitando di imbastire discorsi arzigogolati, il film racconta con piglio leggiadro un frangente attraversato da varie crisi. Ad iniziare da quella di coppia e quella lavorativa. Ma soprattutto ad andare in crisi è l’idea precostituita che sta dietro la divisione tra ruolo maschile e ruolo femminile. Renato Pozzetto è in stato di grazia, Eleonora Giorgi gli tiene testa con brio. Steno, che aveva girato il suo primo film 35 anni prima, qui dimostra un mestiere da veterano e uno spirito da ragazzino.
La vita dell’ingegnere Ferrini è sconvolta dal licenziamento. Sua moglie, invece, ottiene una promozione. I ruoli si invertono. Lui, nascondendo la sua tragica situazione lavorativa, si butta sulle faccende domestiche e accetta di fare la colf al servizio di una contessa.