Un poliziottesco duro e puro, che non può deludere gli appassionati e ne conquisterà di nuovi
Ritmo, sparatorie, inseguimenti per le strade di una Napoli violenta
Distribuito negli USA col titolo di A Man Called Magnum col chiaro intento di strizzare l’occhiolino all’ispettore Callaghan, Napoli si ribella funziona perfettamente anche senza bisogno di evocare prestigiose citazioni hollywoodiane. Per la gioia dei fan già consolidati (e di quelli che lo diventeranno), è un poliziottesco urbano puro e duro, sorretto da un gran ritmo, sparatorie come se piovesse, elettrizzanti inseguimenti automobilistici. Luc Merenda è per il genere una garanzia. Sonia Viviani un gioiello che meriterebbe più attenzione: se ne sono accorti i giapponesi, che su di lei hanno girato un documentario dal titolo (particolarmente onesto) Dangerous Beauty.
Il commissario Mauri arriva a Napoli portandosi appresso una fama da duro. Una rapina a una banca lo porta sulle tracce di un boss della camorra che grazie al suo avvocato è riuscito sempre a farla franca. Le stragi si susseguono, ma il criminale continua a rimanere a piede libero. Finché, a complicare la situazione, arriva la notizia che il camorrista è stato tradito da alcuni dei suoi uomini, che gli hanno sottratto un sostanzioso carico di droga.