Un pazzo spin-off di 007, che ruba parenti e attori alla serie originale per trasformarla in parodia
Se Connery vi fa venire in mente un uomo irresistibile che talvolta si fa chiamate Bond, James Bond, avete fatto quasi centro. Già, perché il Connery qui evocato è il fratello minore di Sean, con un pizzetto in più e molta minor fortuna. Questo è già un buon indizio per sospettare un intento non solo emulativo, ma in sovrappiù parodico. Quasi ogni personaggio di OK Connery ha incrociato i propri destini con quelli di 007: da Adolfo Celi (boss della SPECTRE in Thuderball) a Daniela Bianchi (la caporale dell’intelligence sovietica in Dalla Russia con amore), per citare i maggiori. L’intrigo è una piattaforma tortuosa su cui esibire i marchi di fabbrica caratteristici della serie originale, quella col fratellone: location esotiche, gran belle donne che non disdegnano di farsi sedurre, cattivoni proprio cattivi, un elaborato armamentario di gadget tecnologici (ma qua funziona bene anche la buona vecchia ipnosi). A prenderlo sul serio, ci si gioca tutto il divertimento.
Neil Connery, agente segreto con ottime referenze da ipnotizzatore, indaga sull’assassinio di un collega e si trova a dover fermare un’organizzazione criminale, la Thanatos, che vuole tenere in scacco il mondo con un enorme magnete.