SCIPIONE DETTO ANCHE L’AFRICANO

SCIPIONE DETTO ANCHE L’AFRICANO

Regia di

Luigi Magni

Anno

1971

Genere

Commedia

Categoria

Cinema


sinossi

Luigi Magni si conferma godibilissimo specialista della commedia satirica e popolaresca con numerosi appigli alla realtà contemporanea. Più spesso, si rivolge alla Roma papalina (come nel precedente e fortunatissimo Nell’anno del Signore), qui invece sposta l’attenzione sull’antichità. Con consapevole e divertita ironia, il film rovescia gli stereotipi cinematografici sulla romanità, rinuncia alla ricostruzione storica fedele e si lancia in una felice e libera interpretazione delle dinamiche politiche basate sull’inganno. Scipione detto anche l’Africano è oltre a questo un formidabile film d’attori. Il cast eccezionale comprende Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Silvana Mangano, Turi Ferro, Fosco Giachetti, Woody Stroode e Ruggero Mastroianni (fratello di Marcello, uno dei maggiori montatori del cinema italiano, per l’occasione attore). Le schermaglie migliori sono quelle tra Mastroianni e Gassman, rispettivamente nei ruoli dell’Africano e del Censore, che duettano e duellano magistralmente.

Publio Cornelio Scipione detto l’Africano, idolatrato dal popolo come un eroe, e suo fratello Lucio Cornelio Scipione detto l’Asiatico sono accusati da Catone detto il Censore di essersi indebitamente appropriato di 500 sesterzi destinati all’erario. Si tratta soltanto di una manovra politica. L’Africano, che è integerrimo, scopre la colpevolezza del fratello. Ma a Catone non basta: il suo interesse è evitare che l’enorme presa dell’Africano sul popolo possa minare i principi della Repubblica…

Luigi Magni si conferma godibilissimo specialista della commedia satirica e popolaresca con numerosi appigli alla realtà contemporanea. Più spesso, si rivolge alla Roma papalina (come nel precedente e fortunatissimo Nell’anno del Signore), qui invece sposta l’attenzione sull’antichità. Con consapevole e divertita ironia, il film rovescia gli stereotipi cinematografici sulla romanità, rinuncia alla ricostruzione storica fedele e si lancia in una felice e libera interpretazione delle dinamiche politiche basate sull’inganno. Scipione detto anche l’Africano è oltre a questo un formidabile film d’attori. Il cast eccezionale comprende Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Silvana Mangano, Turi Ferro, Fosco Giachetti, Woody Stroode e Ruggero Mastroianni (fratello di Marcello, uno dei maggiori montatori del cinema italiano, per l’occasione attore). Le schermaglie migliori sono quelle tra Mastroianni e Gassman, rispettivamente nei ruoli dell’Africano e del Censore, che duettano e duellano magistralmente.

Publio Cornelio Scipione detto l’Africano, idolatrato dal popolo come un eroe, e suo fratello Lucio Cornelio Scipione detto l’Asiatico sono accusati da Catone detto il Censore di essersi indebitamente appropriato di 500 sesterzi destinati all’erario. Si tratta soltanto di una manovra politica. L’Africano, che è integerrimo, scopre la colpevolezza del fratello. Ma a Catone non basta: il suo interesse è evitare che l’enorme presa dell’Africano sul popolo possa minare i principi della Repubblica…


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