Tutta la tradizione del canto, del ballo, delle maschere e della comicità napoletana rivive in questo vivacissimo film-rivista
Tra i vari esempi di film-rivista che hanno allietato il pubblico italiano del dopoguerra, questo film, mantenendo le promesse del titolo, si concentra sullo spettacolo di matrice napoletana. Alle spalle c’è un’opera di Armando Curcio, una figura centrale del teatro partenopeo che meriterebbe una rivalutazione più attenta, inventore della celebre maschera di Pappagone e umorista di raffinata freschezza. Con il suo vivacissimo repertorio di canti, danze, scenette comiche e maschere della tradizione che affondano nell’olografia all’ombra del Vesuvio, il film anticipa Carosello napoletano di Ettore Giannini, che l’anno successivo reinventerà il genere con iniezioni di musical hollywoodiano. Presenta i vari numeri Pulcinella. E non poteva essere altrimenti.
Rivisitazione cinematografica di una rivista musicale di successo dedicata a Napoli e al suo folklore.