Totò, grande esperto di ippica, fa irruzione negli studi del quiz più leggendario della storia d’Italia
La geniale comicità del principe della risata si incunea nel mondo dello spettacolo televisivo e nelle sfumature del film di gangster
Dalla prima puntata, andata in onda sulla televisione pubblica nel novembre del 1955, il quiz “Lascia o raddoppia” è stato un fenomeno nazionale senza precedenti. Ogni sabato sera (e in seguito ogni giovedì), il paese si fermava per seguire con trepidazione le gesta nozionistiche di connazionali di varia foggia ed estrazione, cultori delle materie più disparate (dall’opera lirica alla micologia). Totò approfitta di tanta popolarità ed entra negli studi televisivi per rispondere alle domande di ippica più intricate, incontrando i veri protagonisti della trasmissione: dal presentatore Mike Bongiorno alla valletta Edy Campagnoli. Una sorta di gustosissimo instant-movie con garbate sfumature da film di gangster, costruito per cavalcare un successo sbalorditivo del piccolo schermo. Oggi è anche un documento prezioso per rivivere un momento importante della storia del costume italiano.
Il duca spiantato Gagliardo della Forcoletta partecipa al quiz “Lascia o raddoppia?” con la speranza di poter pagare le nozze alla figlia. Grazie alla sua enciclopedica preparazione sull’ippica, arrivano le prime vittorie, ma anche due gangster che cercano con le minacce di pilotarlo per intascarsi i soldi delle scommesse. Il duca non sa che pesci pigliare. Lasciare o raddoppiare?