TU SEI L’UNICA DONNA PER ME – FIGLIO DELLE STELLE

TU SEI L’UNICA DONNA PER ME – FIGLIO DELLE STELLE

Regia di

Carlo Vanzina

Anno

1979

Genere

Musicale, Sentimentale

Categoria

Cinema


sinossi

Un tributo alla grandezza pop di Alan Sorrenti

“Una pietra miliare del cinema bis italiano” (Marco Giusti)

Figlio delle stelle (rieditato poi come Tu sei l’unica donna per me), opera prima dei fratelli Vanzina (poi destinati a ben altri lidi), va amato per quello che è: un tributo alla grandezza pop di Alan Sorrenti. Il cantante, già protagonista della scena progressive italiana ricca di sperimentalismo ma poco avvezza alle folle, nel 1977 conosce la svolta, con un album contente uno dei singoli più venduti nella storia delle classifiche italiane: “Figli delle stelle”. Successo bissato due anni dopo, con “Tu sei l’unica donna per me”. Alan Sorrenti è una star di prima grandezza. Come ai tempi del musicarello, occorre cucirgli addosso un film fatto su misura, che racconti la storia di un cantante e di un amore (con Jennifer, valida reginetta del pop transalpino), e che contenga un numero di brani che possano fare felici i fan. Allora funzionò poco. Ma il tempo fa strani effetti. Oggi, un guru della critica come Marco Giusti può ben dire: “Cultissimo. Una pietra miliare del cinema bis italiano”.

Daniel ha da poco iniziato una carriera da cantante che sembra destinata a grandi successi, ma collassa sul palcoscenico. Mentre è a riposo sulla riviera romagnola, si innamora della figlia del padrone dell’albergo in cui alloggia. Il suo manager, intanto, ha l’idea di farlo passare per morto in modo che se ne parli. Daniel vorrebbe mollare tutto. Ma il suo talento è troppo. E l’amore ci mette lo zampino.

Un tributo alla grandezza pop di Alan Sorrenti

“Una pietra miliare del cinema bis italiano” (Marco Giusti)

Figlio delle stelle (rieditato poi come Tu sei l’unica donna per me), opera prima dei fratelli Vanzina (poi destinati a ben altri lidi), va amato per quello che è: un tributo alla grandezza pop di Alan Sorrenti. Il cantante, già protagonista della scena progressive italiana ricca di sperimentalismo ma poco avvezza alle folle, nel 1977 conosce la svolta, con un album contente uno dei singoli più venduti nella storia delle classifiche italiane: “Figli delle stelle”. Successo bissato due anni dopo, con “Tu sei l’unica donna per me”. Alan Sorrenti è una star di prima grandezza. Come ai tempi del musicarello, occorre cucirgli addosso un film fatto su misura, che racconti la storia di un cantante e di un amore (con Jennifer, valida reginetta del pop transalpino), e che contenga un numero di brani che possano fare felici i fan. Allora funzionò poco. Ma il tempo fa strani effetti. Oggi, un guru della critica come Marco Giusti può ben dire: “Cultissimo. Una pietra miliare del cinema bis italiano”.

Daniel ha da poco iniziato una carriera da cantante che sembra destinata a grandi successi, ma collassa sul palcoscenico. Mentre è a riposo sulla riviera romagnola, si innamora della figlia del padrone dell’albergo in cui alloggia. Il suo manager, intanto, ha l’idea di farlo passare per morto in modo che se ne parli. Daniel vorrebbe mollare tutto. Ma il suo talento è troppo. E l’amore ci mette lo zampino.


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