Gianni Garko, il mitico Sartana, veste i panni candidi di Spirito Santo, vendicatore con una colomba sulle spalle
Al tempo stesso, uno spaghetti-western con tutti i crismi e una sua gustosa parodia
Il bel tenebroso Gianni Garko ha attraversato la lunga e gloriosa storia del western italiano dando corpo ad alcune delle icone più amate del genere: su tutte, quella del mitico e implacabile Sartana. In questo film, sotto la guida dell’esperto Giuliano Carmineo, grande esperto del genere, veste i panni di un nuovo personaggio: Spirito Santo. Una sorta di angelo vendicatore che entra in scena con grande teatralità, spicca nell’ocra del West per i suoi abiti sempre immacolatamente bianchi, e porta sulla spalla una colomba. In breve, dietro l’apparente piglio serioso, una parodia da assaporare con divertimento.
Per mettere le mani su una miniera donna e per i begli occhi di una giovane rivoluzionaria messicana, il pistolero Spirito Santo si trova a combattere il generale Ubarte, che comanda il paese come il peggiore dei despoti.