Il noto giornalista sportivo Ezio Zermiani ha solo un aggettivo per definirlo: “capolavoro”. Scrive: “Il racconto si sviluppa sul percorso di vita di Fangio e incastra con rara maestria filmati originali e ricostruzioni storiche effettuate con il protagonista che non solo presta la sua voce narrante – affascinante la pronuncia abruzzese-spagnola – ma si cala anche nell’abitacolo delle sue macchine d’epoca vincenti, alla non trascurabile età dei suoi splendidi settant’anni, pennellando curve e scatenando tutti i cavalli delle sue gloriose monoposto, con gestualità delle mani a supportare sia il racconto orale che i movimenti del volante, come se si trattasse di impugnare l’elsa in una competizione di fioretto”. Dirige Hugh Hudson (Oscar per Momenti di Gloria), sceneggia Gualtiero Jacopetti (l’inventore dei Mondo cane), musica un maestro come Riz Ortolani.
Juan Manuel Fangio, uno dei più grandi campioni di Formula 1 di tutti i tempi, rievoca la sua prestigiosa carriera (iniziata a oltre quarant’anni) che lo portò cinque volte alla conquista del titolo di campione del mondo.