Dramma, commedia e tragedia di un uomo in eterna corsa contro il tempo
Alain Delon in un capolavoro di vivacità espressiva
È la storia di un uomo che vive divorando la propria esistenza. Un accumulatore compulsivo, ossessionato dal possesso a tutti i costi, condannato a una vitalità irrequieta, a un’eterna sfida al tempo e alla morte. Insomma: un uomo d’oggi. Il dramma vira agevolmente in vivace commedia nelle mani di Edouard Molinaro, che l’anno dopo avrebbe diretto Il vizietto. E la commedia precipita in tragedia nei momenti conclusivi, proprio quando il trionfo sembrava acquisito. Alain Delon mette nel personaggio tutto se stesso, con eccezionale vivacità. E nel momento della morte fulminea, sfodera un pezzo di bravura espressiva da vedere e rivedere più volte: il campione dell’iperattività, improvvisamente, si spegne.
Un compulsivo collezionista di oggetti d’arte trascura la moglie incinta per accaparrarsi un vaso etrusco di particolare valore. Il giorno dell’asta coincide con la nascita del figlio. Andrà tutto secondo i piani?