Uno dei migliori polizieschi italiani del filone giustizieri
Umberto Lenzi ed Henry Silva, il regista e l’attore che hanno plasmato il genere, in un film serratissimo e avvincente dalla prima all’ultima inquadratura
Il glaciale Henry Silva, già icona dello sbirro hard-boiled all’italiana, veste stavolta i panni del comune cittadino in cerca di spietata vendetta contro il crimine. Lo dirige il maestro del poliziottesco, e il risultato è un’altra tappa obbligata per gli appassionati. Così lo descrivono Antonio Bruschini e Antonio Tentori, tra i più autorevoli conoscitori del genere: “Avvincente, violento ed estremamente teso dall’inizio alla fine, il film è uno dei migliori polizieschi italiani del filone giustizieri. Un film cupo e serratissimo, con un plot intrigante che unisce le tematiche del poliziesco a certi spunti di carattere giallo-thriller”.
Durante una rapina a Milano, una pallottola vagante uccide una bambina. Gli indizi sono a zero, se si esclude un tatuaggio a forma di scorpione sul corpo di uno dei malviventi. La polizia non cava un ragno dal buco. Il padre della vittima, straziato, decide di fare di testa sua per scovare i criminali e portare a termine la sua vendetta.