Uno dei più grandi film di fantascienza italiani, in un’allucinatoria Roma imperiale dominata dal potere delle televisioni
Gli spettacoli gladiatori più cruenti e spettacolari, raccontati da un maestro mondiale del cinema di genere
I guerrieri dell’anno 2072 è l’unica opera fantascientifica di Lucio Fulci, gran maestro del cinema di genere italiano. Con un budget di tutto rispetto, il film costruisce il proprio futuro distorto e malsano su due idee molto forti: ci troviamo in una allucinatoria Roma imperiale, con tanto di astronavi che atterrano sul New Colossuem; il mondo è dominato dal potere della televisione, che tiene a bada la popolazione con la spettacolarizzazione dell’agonismo violento. Possiamo ricordare tutta una serie di citazioni illustri: 1997 Fuga da New York, Mad Max, Rollerball, Arancia meccanica… Ma ciò non può nascondere la spiccata personalità di un film sorretto da una tensione narrativa sagace e da una cura del dettaglio visivo e sonoro notevolissima. Fulci rilegge in chiave apocalittica la tradizione del peplum coi gladiatori, con quel gusto per lo splatter che contraddistingue molto del suo cinema; e concentra il momento più apertamente spettacolare nella sequenza della corsa delle bighe motorizzate, con la memoria che inevitabilmente va a Ben Hur. I guerrieri dell’anno 2072 pare inoltre attraversato da una tensione profetica: la televisione è destinata a cannibalizzare non solo le coscienze, ma anche il cinema. E in effetti, il cinema di genere italiano si troverà, nel volgere di pochissimo tempo, ridotto a uno stato comatoso. Della grande tradizione del film di genere, I guerrieri dell’anno 2072 è una splendida testimonianza finale e un lucidissimo canto funebre.
In un futuro poco raccomandabile, la rete televisiva Seven Seas, con sede a Roma, tenta di battere la concorrenza proponendo al pubblico veri e propri spettacoli gladiatori con “concorrenti” pescati tra i galeotti. Uno dei più forti è Drake, finito dentro con l’accusa di aver assassinato la moglie. In realtà, era una trappola per costringerlo a partecipare al cruento show. Per fuggire, dovrà destreggiarsi tra i giochi di potere dei network televisivo e battere un supercomputer che controlla la produzione dei divertimenti di massa.