AMO NON AMO

AMO NON AMO

Regia di

Armenia Balducci

Anno

1979

Genere

Drammatico

Categoria

Cinema


sinossi

Jacqueline Bisset, “la donna più bella del mondo”, in un dramma delle passioni dal punto di vista femminile

Non ci sbilanciamo dando ragione a “Newsweek”, che nel 1977 definì Jacqueline Bisset la donna più bella di tutti i tempi. Seppure questo film, opera prima di Armenia Balducci, non abbia alcuna intenzione di nasconderne l’avvenenza, l’intento principale è un altro: esplorare le dinamiche che fanno scoppiare le coppie borghesi e intellettuali sul finire del decennio, privilegiando un punto di vista femminile. L’impresa si affida a un cast che in quanto a bellezza non si limita a Bisset: ci sono anche una giovanissima Monica Guerritore e l’ex Miss Germania Birgit Hamer (poi assunta agli onori della cronaca). La fotografia del Maestro Carlo di Palma assicura la giusta eleganza ed eccelle nella resa malinconica di una Fregene fuori stagione. Le musiche sono dei Goblin, meglio noti per le loro incursioni nell’horror di Dario Argento, che qui dimostrano il loro valore anche alle prese con atmosfere più romantiche. 

Lei è una stilista di un certo successo separata e con un figlio. Lui un intellettuale che ce l’ha col mondo. Il loro rapporto sta cominciando a scricchiolare, e il loro soggiorno in una Fregene autunnale finisce per esacerbare i contrasti e alimentare i reciproci tradimenti.

Jacqueline Bisset, “la donna più bella del mondo”, in un dramma delle passioni dal punto di vista femminile

Non ci sbilanciamo dando ragione a “Newsweek”, che nel 1977 definì Jacqueline Bisset la donna più bella di tutti i tempi. Seppure questo film, opera prima di Armenia Balducci, non abbia alcuna intenzione di nasconderne l’avvenenza, l’intento principale è un altro: esplorare le dinamiche che fanno scoppiare le coppie borghesi e intellettuali sul finire del decennio, privilegiando un punto di vista femminile. L’impresa si affida a un cast che in quanto a bellezza non si limita a Bisset: ci sono anche una giovanissima Monica Guerritore e l’ex Miss Germania Birgit Hamer (poi assunta agli onori della cronaca). La fotografia del Maestro Carlo di Palma assicura la giusta eleganza ed eccelle nella resa malinconica di una Fregene fuori stagione. Le musiche sono dei Goblin, meglio noti per le loro incursioni nell’horror di Dario Argento, che qui dimostrano il loro valore anche alle prese con atmosfere più romantiche. 

Lei è una stilista di un certo successo separata e con un figlio. Lui un intellettuale che ce l’ha col mondo. Il loro rapporto sta cominciando a scricchiolare, e il loro soggiorno in una Fregene autunnale finisce per esacerbare i contrasti e alimentare i reciproci tradimenti.


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