AUDACE COLPO DEI SOLITI IGNOTI

AUDACE COLPO DEI SOLITI IGNOTI

Regia di

Nanny Loy

Anno

1959

Genere

Commedia

Categoria

Cinema


sinossi

Torna la scalcinatissima banda dei Soliti ignoti, ed è sempre formidabile

Dopo che I soliti ignoti sbancò al botteghino, il seguito divenne inevitabile. La squadra perde alla regia Mario Monicelli (impegnato nella Grande guerra, sostituito dal giovane e talentuoso Nanni Loy) e, tra gli interpreti, Marcello Mastroianni e Totò (ma arriva l’ottimo Nino Manfredi). Per il resto, l’amabile truppa non cambia. E resta formidabile. Dagli sceneggiatori Age & Scarpelli, ai vari Gassman, Salvatori, Cardinale, Murgia. Ancora una volta, tutti alle prese con un piano fallimentare osservato con affettuosa compartecipazione. La posta in palio si alza: se nel primo episodio la scalcinata banda romanesca otteneva lo sfondamento di un muro e finiva per mangiare pasta e ceci, qui si parte in trasferta per Milano con l’obiettivo di mettere le mani su un pingue bottino. L’audacia, come da copione, dovrà cedere il passo agli imprevisti, alla sprovvedutezza, alla fifa, e a quella sfortuna che ci vede benissimo.

La banda dei soliti ignoti, con qualche rimaneggiamento di formazione, tenta il colpo grosso a Milano: trafugare una valigia zeppa di denari a una sede del Totocalcio. Gli imprevisti non si contano, ma la rapina va inaspettatamente a segno. Il che non significa che i nostri lestofanti potranno spartirsi il bottino.

Torna la scalcinatissima banda dei Soliti ignoti, ed è sempre formidabile

Dopo che I soliti ignoti sbancò al botteghino, il seguito divenne inevitabile. La squadra perde alla regia Mario Monicelli (impegnato nella Grande guerra, sostituito dal giovane e talentuoso Nanni Loy) e, tra gli interpreti, Marcello Mastroianni e Totò (ma arriva l’ottimo Nino Manfredi). Per il resto, l’amabile truppa non cambia. E resta formidabile. Dagli sceneggiatori Age & Scarpelli, ai vari Gassman, Salvatori, Cardinale, Murgia. Ancora una volta, tutti alle prese con un piano fallimentare osservato con affettuosa compartecipazione. La posta in palio si alza: se nel primo episodio la scalcinata banda romanesca otteneva lo sfondamento di un muro e finiva per mangiare pasta e ceci, qui si parte in trasferta per Milano con l’obiettivo di mettere le mani su un pingue bottino. L’audacia, come da copione, dovrà cedere il passo agli imprevisti, alla sprovvedutezza, alla fifa, e a quella sfortuna che ci vede benissimo.

La banda dei soliti ignoti, con qualche rimaneggiamento di formazione, tenta il colpo grosso a Milano: trafugare una valigia zeppa di denari a una sede del Totocalcio. Gli imprevisti non si contano, ma la rapina va inaspettatamente a segno. Il che non significa che i nostri lestofanti potranno spartirsi il bottino.


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