CAFÈ CHANTANT

CAFÈ CHANTANT

Regia di

Camillo Mastrocinque

Anno

1953

Genere

Commedia, Musicale

Categoria

Cinema


sinossi

Vivace antologia della rivista teatrale e radiofonica ispirata a un programma per la radio(Rosso e nero) ideato e presentato da Corrado. Tenuti assieme da un esile filo narrativo, sfilano spediti,  davanti agli occhi dello spettatore in cerca di meritato relax, numeri comici, danzati e canori elargiti dai nomi grossi dello spettacolo di quegli anni. Alcuni oggi sono ricordati solo da esperti del settore, altri figurano tra i protagonisti più importanti del cinema, della canzone e della televisione italiani. Tutti sanno fare egregiamente il loro mestiere e cogliere l’obiettivo centrale: farci uscire più felici e leggeri. Tra i nomi da ricordare più volentieri: Alberto Talegalli (che ripropone l’allora celebre macchietta del Sor Clemente), la coppia Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi, il Quartetto Cetra, Nino Taranto, Aldo Fabrizi… Una raccolta di sketches ricca e coloratissima: indietro nel tempo, è vero. Ma allora perché ci diverte ancora tanto?

Film che sfrutta la popolarità del personaggio radiofonico e televisivo del Sor Clemente, creato dalla vena bonaria dell’attore Alberto Talegalli agli inizi degli anni Cinquanta. Qui si immagina che il buon uomo, sfuggito con un amico alle noiose serate organizzate dalla moglie, si infili in un teatro per vedere il varietà e dimenticare gli affanni domestici.

Vivace antologia della rivista teatrale e radiofonica ispirata a un programma per la radio(Rosso e nero) ideato e presentato da Corrado. Tenuti assieme da un esile filo narrativo, sfilano spediti,  davanti agli occhi dello spettatore in cerca di meritato relax, numeri comici, danzati e canori elargiti dai nomi grossi dello spettacolo di quegli anni. Alcuni oggi sono ricordati solo da esperti del settore, altri figurano tra i protagonisti più importanti del cinema, della canzone e della televisione italiani. Tutti sanno fare egregiamente il loro mestiere e cogliere l’obiettivo centrale: farci uscire più felici e leggeri. Tra i nomi da ricordare più volentieri: Alberto Talegalli (che ripropone l’allora celebre macchietta del Sor Clemente), la coppia Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi, il Quartetto Cetra, Nino Taranto, Aldo Fabrizi… Una raccolta di sketches ricca e coloratissima: indietro nel tempo, è vero. Ma allora perché ci diverte ancora tanto?

Film che sfrutta la popolarità del personaggio radiofonico e televisivo del Sor Clemente, creato dalla vena bonaria dell’attore Alberto Talegalli agli inizi degli anni Cinquanta. Qui si immagina che il buon uomo, sfuggito con un amico alle noiose serate organizzate dalla moglie, si infili in un teatro per vedere il varietà e dimenticare gli affanni domestici.


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