IL MISTERO DEI TRE CONTINENTI

IL MISTERO DEI TRE CONTINENTI

Regia di

William Dieterle

Anno

1960

Genere

Avventura

Categoria

Cinema


sinossi

Un’avventura rocambolesca e spettacolare nelle meraviglie architettoniche e paesaggistiche del lontano oriente

Tra scienziati geniali, criminali degni di un film di James Bond, tigri feroci e sabbie mobili, per bambini che non vedono l’ora di crescere e adulti che vorrebbero tornare indietro nel tempo

Un film colossale girato tra Hong Kong, Macao, Cambogia, Nepal, Svizzera, Nizza, Marsiglia, Napoli e Berlino. Una produzione particolarmente travagliata, tanto che l’hollywoodiano William Dieterle, per dissidi con la produzione, a riprese ancora in corso decise di fare le valige (il film fu terminato dal direttore della fotografia Richard Angst). Il risultato è comunque una sarabanda avventurosa da godere ad occhi spalancati, con un pizzico di James Bond (ma oggi potremmo forse evocare anche Tomb Raider). Benvenuti, dunque, in un mondo rocambolesco popolato di scienziati geniali, criminali con manie di grandezza, omicidi, inseguimenti, tigri, termiti, boa, sabbie mobili, maestosi paesaggi e meraviglie architettoniche orientali.

Il professor Johansson mette a punto un dispositivo in grado di azzerare l’energia elettrica di un intero continente. La scoperta fa gola a una banda di malfattori che rapisce lo scienziato per sfruttarne i segreti. La figlia partirà alla sua ricerca e dovrà affrontare mille pericoli.

Un’avventura rocambolesca e spettacolare nelle meraviglie architettoniche e paesaggistiche del lontano oriente

Tra scienziati geniali, criminali degni di un film di James Bond, tigri feroci e sabbie mobili, per bambini che non vedono l’ora di crescere e adulti che vorrebbero tornare indietro nel tempo

Un film colossale girato tra Hong Kong, Macao, Cambogia, Nepal, Svizzera, Nizza, Marsiglia, Napoli e Berlino. Una produzione particolarmente travagliata, tanto che l’hollywoodiano William Dieterle, per dissidi con la produzione, a riprese ancora in corso decise di fare le valige (il film fu terminato dal direttore della fotografia Richard Angst). Il risultato è comunque una sarabanda avventurosa da godere ad occhi spalancati, con un pizzico di James Bond (ma oggi potremmo forse evocare anche Tomb Raider). Benvenuti, dunque, in un mondo rocambolesco popolato di scienziati geniali, criminali con manie di grandezza, omicidi, inseguimenti, tigri, termiti, boa, sabbie mobili, maestosi paesaggi e meraviglie architettoniche orientali.

Il professor Johansson mette a punto un dispositivo in grado di azzerare l’energia elettrica di un intero continente. La scoperta fa gola a una banda di malfattori che rapisce lo scienziato per sfruttarne i segreti. La figlia partirà alla sua ricerca e dovrà affrontare mille pericoli.


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