Al Bano si conferma specialista del musicarello a forti tinte sentimentali
La sua voce inconfondibile ci porta fino in Kenya
Al Bano, grande mattatore non solo della scena canora italiana, ma anche del grande schermo, pronto a sfruttare i suoi successi più recenti, stavolta si trova a fare a meno della sua partner abituale, Romina Power. La sostituisce Susanna Martinková, col suo portamento da fotomodella venuta dall’Est. L’obbligo melodrammatico del musicarello viene rispettato, ma vi si innestano, per quanto un po’ marginalmente, due tematiche delicate, a prima vista aliene al genere: la questione razziale e la sterilità. Tra momenti a forte tensione emotiva e altri alleggeriti da una bonaria comicità, Al Bano fa quello che gli riesce a meraviglia: canta. Oltre al brano che dà il titolo al film, “Musica”, “Mille cherubini in coro”, “Mattino”. E con lui canta anche lo scatenato Rocky Roberts (“Io sono tremendo”).
Giorgio è un ingegnere sposato da cinque anni che decide di accettare un lavoro da dirigente in una miniera d’oro in Kenya. La lontananza gli fa sorgere sospetti circa la fedeltà della moglie. Ma la persona che la donna incontra in gran segreto è un ginecologo al quale si è rivolta per trovare rimedio alla sua sterilità.