LA PREDA E L’AVVOLTOIO

LA PREDA E L’AVVOLTOIO

Regia di

Rafael Romero Marchent

Anno

1973

Genere

Western

Categoria

Cinema


sinossi

Un western di grande originalità che si tinge di detective-story e smaschera i colpevoli con la forza grafica del disegno

Diretto dal solido e prolifico spagnolo Rafael Romero Marchent, La preda e l’avvoltoio può soddisfare sia coloro che cercano nel western i tratti classici del genere, sia chi preferisce battere territori inconsueti. Uno dei punti di forza è l’elaborata originalità della trama, sorretta da un senso del racconto efficace e armonioso, attraversata da spunti degni di un giallo-poliziesco. Pur se il centro della vicenda è uno dei temi più consolidati del western, la sete di vendetta, premesse e svolgimento sono del tutto nuove. Il protagonista è infatti un giovane che nella vita avrebbe preferito tenere in mano gli utensili del pittore, piuttosto che gli strumenti di morte. E lo smascheramento del colpevole nasce dalla sua abilità nel cogliere i particolari attraverso l’arte del disegno. Un bel ruolo al femminile è ritagliato per Orchidea De Santis, amata reginetta della commedia erotica di quel decennio.

Il giovane Danny convince il padre a vendere i terreni per accompagnarlo in città e permettergli di studiare disegno, ma una banda assalta la loro diligenza e fa fuori il genitore. Il ragazzo ordisce la vendetta, mettendosi sulle tracce dei colpevoli grazie alla sua memoria visiva e alla sua abilità pittorica. Vacilla, quando un paio di speroni gli rendono sospetto il padre della ragazza che ama, ma tutto si accomoderà.

Un western di grande originalità che si tinge di detective-story e smaschera i colpevoli con la forza grafica del disegno

Diretto dal solido e prolifico spagnolo Rafael Romero Marchent, La preda e l’avvoltoio può soddisfare sia coloro che cercano nel western i tratti classici del genere, sia chi preferisce battere territori inconsueti. Uno dei punti di forza è l’elaborata originalità della trama, sorretta da un senso del racconto efficace e armonioso, attraversata da spunti degni di un giallo-poliziesco. Pur se il centro della vicenda è uno dei temi più consolidati del western, la sete di vendetta, premesse e svolgimento sono del tutto nuove. Il protagonista è infatti un giovane che nella vita avrebbe preferito tenere in mano gli utensili del pittore, piuttosto che gli strumenti di morte. E lo smascheramento del colpevole nasce dalla sua abilità nel cogliere i particolari attraverso l’arte del disegno. Un bel ruolo al femminile è ritagliato per Orchidea De Santis, amata reginetta della commedia erotica di quel decennio.

Il giovane Danny convince il padre a vendere i terreni per accompagnarlo in città e permettergli di studiare disegno, ma una banda assalta la loro diligenza e fa fuori il genitore. Il ragazzo ordisce la vendetta, mettendosi sulle tracce dei colpevoli grazie alla sua memoria visiva e alla sua abilità pittorica. Vacilla, quando un paio di speroni gli rendono sospetto il padre della ragazza che ama, ma tutto si accomoderà.


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