MONTECARLO

MONTECARLO

Regia di

Samuel A. Taylor

Anno

1956

Genere

Commedia

Categoria

Cinema


sinossi

Due star di prima grandezza nel luogo più glamour del mondo

Una commedia sentimentale ironica e smagliante, capace di irradiare un fascino che incanta

Coprodotto con capitali della Universal, girato prevalentemente a Montecarlo in uno stupefacente Technicolor, con un cast internazionale da applausi, il film è fatto apposta per guidarci abilmente in un tour elegante attraverso il luogo di villeggiatura più glamour del mondo. L’atmosfera è gaia, leggera e volentieri sentimentale, anche se non mancano le stoccate sarcastiche e i risvolti amari. Nulla di cui preoccuparsi, in fin dei conti. Anche perché i due protagonisti, in forma smagliante, trasudano un fascino in grado di spazzare via ogni malinconia. Vittorio De Sica, come noto, era un giocatore compulsivo, e questo aggiunge al suo personaggio una peculiare profondità. Marlene Dietrich è ironica e divina, può ucciderti con uno sguardo e con un abito da sera. La preziosa fotografia in formato largo di Giuseppe Rotunno riveste gli scenari monegaschi d’incanto.

Il conte Dino ha sperperato le sue fortune alla roulette di Montecarlo, e ora non gli resta che sperare in un fortunato matrimonio. La preda perfetta sembra essere la marchesa Maria, che passa per essere ricchissima. Ma pure lei è spiantata, e se si lascia corteggiare è perché crede che il conte possa risollevarla finanziariamente. La delusione per entrambi è grande, ma una nuova speranza appare all’orizzonte, con l’arrivo di un industriale americano vedovo e della sua giovane figlia…

Due star di prima grandezza nel luogo più glamour del mondo

Una commedia sentimentale ironica e smagliante, capace di irradiare un fascino che incanta

Coprodotto con capitali della Universal, girato prevalentemente a Montecarlo in uno stupefacente Technicolor, con un cast internazionale da applausi, il film è fatto apposta per guidarci abilmente in un tour elegante attraverso il luogo di villeggiatura più glamour del mondo. L’atmosfera è gaia, leggera e volentieri sentimentale, anche se non mancano le stoccate sarcastiche e i risvolti amari. Nulla di cui preoccuparsi, in fin dei conti. Anche perché i due protagonisti, in forma smagliante, trasudano un fascino in grado di spazzare via ogni malinconia. Vittorio De Sica, come noto, era un giocatore compulsivo, e questo aggiunge al suo personaggio una peculiare profondità. Marlene Dietrich è ironica e divina, può ucciderti con uno sguardo e con un abito da sera. La preziosa fotografia in formato largo di Giuseppe Rotunno riveste gli scenari monegaschi d’incanto.

Il conte Dino ha sperperato le sue fortune alla roulette di Montecarlo, e ora non gli resta che sperare in un fortunato matrimonio. La preda perfetta sembra essere la marchesa Maria, che passa per essere ricchissima. Ma pure lei è spiantata, e se si lascia corteggiare è perché crede che il conte possa risollevarla finanziariamente. La delusione per entrambi è grande, ma una nuova speranza appare all’orizzonte, con l’arrivo di un industriale americano vedovo e della sua giovane figlia…


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