PIEDONE A HONG KONG

PIEDONE A HONG KONG

Regia di

Steno

Anno

1975

Genere

Commedia

Categoria

Cinema


sinossi

Piedone, il gigante dal cuore d’oro, batte il narcotraffico a suon di sganassoni anche in Oriente

Bud Spencer si conquista in via definitiva l’ambito premio di beniamino delle famiglie

Per il secondo capitolo della saga di Piedone, il poliziotto manesco dal cuore d’oro sotto la stazza imponente, ci spostiamo in estremo oriente. Il personaggio di Bud Spencer mantiene le caratteristiche peculiari: comprensione umana per i delinquentelli – in fin dei conti innocui, cocciutaggine da rullo compressore quando c’è da colpire gli squali. In trasferta tra Bangkok, Hong Kong e Macao, il nostro buon eroe ha modo di peregrinare tra il folclore locale (templi, danze, risciò) e dimostrare infallibile efficacia anche contro avversari provetti nelle arti marziali. Per stessa ammissione di Steno, l’idea era quella di divertirsi con un esotismo alla 007, dove però i gadget ultratecnologici risultano superflui al cospetto dei tradizionali sberloni. Il personaggio si carica di una bonomia umanitaria che lo rende in via definitiva un beniamino per famiglie.
Siamo alle solite. Il commissario Piedone della narcotici di Napoli sconta l’inimicizia dei superiori, poco avvezzi ai suoi metodi fuori dagli schemi. Lui resta fedele a se stesso e contrasta lo spaccio intercontinentale partendo in missione per l’Oriente. Riesce anche ad incastrare un collega corrotto e a portarsi a casa un piccolo orfanello.
Il commissario Rizzo (Bud Spencer) viene coinvolto in una rocambolesca vicenda tra Napoli e Bangkok che si risolve, a suon di pugni e sberle, con la vittoria della legge.

Piedone, il gigante dal cuore d’oro, batte il narcotraffico a suon di sganassoni anche in Oriente

Bud Spencer si conquista in via definitiva l’ambito premio di beniamino delle famiglie

Per il secondo capitolo della saga di Piedone, il poliziotto manesco dal cuore d’oro sotto la stazza imponente, ci spostiamo in estremo oriente. Il personaggio di Bud Spencer mantiene le caratteristiche peculiari: comprensione umana per i delinquentelli – in fin dei conti innocui, cocciutaggine da rullo compressore quando c’è da colpire gli squali. In trasferta tra Bangkok, Hong Kong e Macao, il nostro buon eroe ha modo di peregrinare tra il folclore locale (templi, danze, risciò) e dimostrare infallibile efficacia anche contro avversari provetti nelle arti marziali. Per stessa ammissione di Steno, l’idea era quella di divertirsi con un esotismo alla 007, dove però i gadget ultratecnologici risultano superflui al cospetto dei tradizionali sberloni. Il personaggio si carica di una bonomia umanitaria che lo rende in via definitiva un beniamino per famiglie.
Siamo alle solite. Il commissario Piedone della narcotici di Napoli sconta l’inimicizia dei superiori, poco avvezzi ai suoi metodi fuori dagli schemi. Lui resta fedele a se stesso e contrasta lo spaccio intercontinentale partendo in missione per l’Oriente. Riesce anche ad incastrare un collega corrotto e a portarsi a casa un piccolo orfanello.
Il commissario Rizzo (Bud Spencer) viene coinvolto in una rocambolesca vicenda tra Napoli e Bangkok che si risolve, a suon di pugni e sberle, con la vittoria della legge.


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PIEDONE A HONG KONG
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