REGOLAMENTO DI CONTI

REGOLAMENTO DI CONTI

Regia di

Daniel Vigne

Anno

1972

Genere

Giallo

Categoria

Cinema


sinossi

Un gangster film appassionante nel solco della migliore tradizione francese

Michel Constantin e Henri Silva confermano di essere il prototipo del fuorilegge coriaceo

Nel solco della migliore tradizione del gangster film francese, Regolamento di conti mette assieme azione adrenalinica, profondità nel tratteggio dei personaggi, pregnanza espressiva dei luoghi. In un’ambientazione anni ’50 dai toni plumbei, ci muoviamo tra clan dei marsigliesi e clan dei corsi, nei meandri di una malavita che deve fare i conti con l’evanescenza delle promesse di lealtà e deve farsi trovare sempre pronta alla resa dei conti. Il film può contare su una regia attenta e su una coppia di attori che hanno fatto la storia del poliziesco: il francese Michel Constantin e l’americano Henri Silva, che coi loro volti inconfondibili sono diventati i fuorilegge coriacei e imperturbabili per antonomasia.

Il criminale corso Fantoni, finito in carcere in seguito all’assassinio di un padrino che in realtà non ha commesso, quando esce si vendica dei suoi accusatori, un tempo suoi compagni di malavita. Ne scaturisce una faida tra bande senza esclusione di colpi.

Un gangster film appassionante nel solco della migliore tradizione francese

Michel Constantin e Henri Silva confermano di essere il prototipo del fuorilegge coriaceo

Nel solco della migliore tradizione del gangster film francese, Regolamento di conti mette assieme azione adrenalinica, profondità nel tratteggio dei personaggi, pregnanza espressiva dei luoghi. In un’ambientazione anni ’50 dai toni plumbei, ci muoviamo tra clan dei marsigliesi e clan dei corsi, nei meandri di una malavita che deve fare i conti con l’evanescenza delle promesse di lealtà e deve farsi trovare sempre pronta alla resa dei conti. Il film può contare su una regia attenta e su una coppia di attori che hanno fatto la storia del poliziesco: il francese Michel Constantin e l’americano Henri Silva, che coi loro volti inconfondibili sono diventati i fuorilegge coriacei e imperturbabili per antonomasia.

Il criminale corso Fantoni, finito in carcere in seguito all’assassinio di un padrino che in realtà non ha commesso, quando esce si vendica dei suoi accusatori, un tempo suoi compagni di malavita. Ne scaturisce una faida tra bande senza esclusione di colpi.


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