SODOMA E GOMORRA

SODOMA E GOMORRA

Regia di

Robert Aldrich

Anno

1962

Genere

Avventura

Categoria

Cinema


sinossi

La Titanus e Hollywood creano una  pietra miliare del cinema epico-spettacolare. Un Maestro americano ricostruisce le città del vizio per eccellenza, con lo zampino di Sergio Leone. Un grande successo internazionale che ancora incanta gli amanti del kolossal.

Sodoma e Gomorra si è ritagliato un ruolo di film mitico all’interno di una categoria molto particolare: le produzioni tormentate, sfuggite di mano, costate troppo. Si è scritto molto sul progetto imprenditoriale della Titanus di allearsi con l’industria hollywoodiana per lanciarsi sul mercato internazionale, sui conflitti esasperanti con Robert Aldrich che sfora bellamente i limiti di budget preventivati, sulle tempeste di sabbia marocchine che allungano i tempi e ingrossano i costi, sull’intervento di Sergio Leone chiamato a dirigere alcune scene di battaglia. Tutto questo contorno affascinante porta spesso a dimenticare un fatto: Sodoma e Gomorra è un kolossal spettacolare, divertente, incalzante, romantico, sadico, fracassone, crudele e anche sensuale (nei limiti della censura dell’epoca). Come per ogni grande film epico che si rispetti, non c’è motivo di chiedergli di tendere al risparmio e di giovarsi del senso della misura. Spesso, a proposito del film, si tende anche a dimenticare un altro aspetto: a conti fatti, è stato un film premiato da incassi formidabili. E il pubblico, negli anni, ha continuato ad amarlo. 

Sesso, tortura e tradimento nelle bibliche Sodoma e Gomorra. Lot, leader dei Giudei, crede che la sua gente possa convivere con gli abitanti di Sodoma, dediti a pratiche turpi. Pessima idea. L’ira di Dio mette a tacere i reprobi con effetti catastrofici.

La Titanus e Hollywood creano una  pietra miliare del cinema epico-spettacolare. Un Maestro americano ricostruisce le città del vizio per eccellenza, con lo zampino di Sergio Leone. Un grande successo internazionale che ancora incanta gli amanti del kolossal.

Sodoma e Gomorra si è ritagliato un ruolo di film mitico all’interno di una categoria molto particolare: le produzioni tormentate, sfuggite di mano, costate troppo. Si è scritto molto sul progetto imprenditoriale della Titanus di allearsi con l’industria hollywoodiana per lanciarsi sul mercato internazionale, sui conflitti esasperanti con Robert Aldrich che sfora bellamente i limiti di budget preventivati, sulle tempeste di sabbia marocchine che allungano i tempi e ingrossano i costi, sull’intervento di Sergio Leone chiamato a dirigere alcune scene di battaglia. Tutto questo contorno affascinante porta spesso a dimenticare un fatto: Sodoma e Gomorra è un kolossal spettacolare, divertente, incalzante, romantico, sadico, fracassone, crudele e anche sensuale (nei limiti della censura dell’epoca). Come per ogni grande film epico che si rispetti, non c’è motivo di chiedergli di tendere al risparmio e di giovarsi del senso della misura. Spesso, a proposito del film, si tende anche a dimenticare un altro aspetto: a conti fatti, è stato un film premiato da incassi formidabili. E il pubblico, negli anni, ha continuato ad amarlo. 

Sesso, tortura e tradimento nelle bibliche Sodoma e Gomorra. Lot, leader dei Giudei, crede che la sua gente possa convivere con gli abitanti di Sodoma, dediti a pratiche turpi. Pessima idea. L’ira di Dio mette a tacere i reprobi con effetti catastrofici.


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