VENGA A FARE IL SOLDATO DA NOI

VENGA A FARE IL SOLDATO DA NOI

Regia di

Ettore Maria Fizzarotti

Anno

1971

Genere

Commedia, Musicale

Categoria

Cinema


sinossi

L’ultimo sussulto del musicarello classico gioca in anticipo sulle soldatesse sexy degli anni a venire

L’ultimo musicarello di Ettore Maria Fizzarotti, il regista che più di tutti ha reso il genere inconfondibile e trionfante, è una sorta di sussulto che chiude un’epoca. Torna alle ambientazioni militaresche che tante volte hanno fatto da sfondo alla commedia canterina italiana (basti pensare ai film con Gianni Morandi) per riproporre con mano esperta e briosa il tipico cocktail di sentimenti, risate e canzoni. Nel ruolo da protagonista, il cantante Gianni Nazzaro, attorniato da uno stuolo di comici ben rodati e affiatati: Nino Taranto, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Lino Banfi. Ma il film si segnala anche per la sua inconsapevole capacità di giocare d’anticipo: la presenza di una soldatessa in incognito (bastano un paio di baffetti e nessuno pare insospettirsi, ma non cerchiamo il pelo nell’uovo) permette ammiccamenti sessuali che il musicarello di solito preferiva evitare. Lei è l’olandese Katia Christine, che in Italia andava forte soprattutto nei caroselli. Non siamo ancora alle soldatesse stile Edwige Fenech, ma qualcosa di nuovo nell’aria si comincia a respirare.

Nicoletta, iscritta all’anagrafe con il nome di Nicola, si ritrova arruolata per errore nell’esercito. Complice un paio di baffi finti, nessuno se ne accorge, e lei ne approfitta per tenere sott’occhio il fidanzato non sempre irreprensibile. Non è l’unica bizzarria all’interno di un plotone che, in attesa delle grandi manovre, ne combina di tutti i colori.

L’ultimo sussulto del musicarello classico gioca in anticipo sulle soldatesse sexy degli anni a venire

L’ultimo musicarello di Ettore Maria Fizzarotti, il regista che più di tutti ha reso il genere inconfondibile e trionfante, è una sorta di sussulto che chiude un’epoca. Torna alle ambientazioni militaresche che tante volte hanno fatto da sfondo alla commedia canterina italiana (basti pensare ai film con Gianni Morandi) per riproporre con mano esperta e briosa il tipico cocktail di sentimenti, risate e canzoni. Nel ruolo da protagonista, il cantante Gianni Nazzaro, attorniato da uno stuolo di comici ben rodati e affiatati: Nino Taranto, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Lino Banfi. Ma il film si segnala anche per la sua inconsapevole capacità di giocare d’anticipo: la presenza di una soldatessa in incognito (bastano un paio di baffetti e nessuno pare insospettirsi, ma non cerchiamo il pelo nell’uovo) permette ammiccamenti sessuali che il musicarello di solito preferiva evitare. Lei è l’olandese Katia Christine, che in Italia andava forte soprattutto nei caroselli. Non siamo ancora alle soldatesse stile Edwige Fenech, ma qualcosa di nuovo nell’aria si comincia a respirare.

Nicoletta, iscritta all’anagrafe con il nome di Nicola, si ritrova arruolata per errore nell’esercito. Complice un paio di baffi finti, nessuno se ne accorge, e lei ne approfitta per tenere sott’occhio il fidanzato non sempre irreprensibile. Non è l’unica bizzarria all’interno di un plotone che, in attesa delle grandi manovre, ne combina di tutti i colori.


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