Nel sottogenere della commedia erotica ambientata nelle aule scolastische, La compagna di banco si inserisce nella scia del seminale La liceale (curiosamente entrambi i film sono ambientati a Trani). Lì la giovane studentessa oggetto di molti desideri era Gloria Guida, qui si lancia nel genere Lilli Carati, puntando su caratteristiche speculari rispetto alla reginetta bionda del sexy all’italiana: capelli scuri che scendono mossi fino alle spalle, occhi neri penetranti, forme generose. Al pubblico l’ardua sentenza (ma si può anche amare entrambe, e del resto di lì a pochissimo gireranno assieme Avere vent’anni). Ad ogni modo Lilli Carati riesce egregiamente a scompaginare una provincia che sembra non stia aspettando altro. Le fanno da contorno un cast comico ottimamente assortito di inossidabili “soliti noti”: Gianfranco D’Angelo, Lino Banfi, Alvaro Vitali.
La giovane Simona giunge con la famiglia a Trani e comincia a frequentare il liceo. Vista la sua avvenenza, ci mette poco a suscitare l’interesse dei compagni e la maliziosa gelosia delle compagne.